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Le riflessioni sul diritto, sulla politica e sul potere che il filosofo Italo Mancini (1925-1983) - docente per decenni all'Università di Urbino - ha consegnato ai suoi testi non sembrano accusare l'usura del tempo. Questo volume, oltre a esprimere la gratitudine dell'allievo nei confronti del maestro, sottolinea il bisogno di rimettere in circolo una serie di valutazioni, di interpretazioni sulla crisi della società e del diritto, sulle contromisure da adottare per arrestare il declino della civiltà giuridica, sui motivi di speranza in un futuro di maggiore fraternità e umanità. I temi di approccio alla filosofia giuridica e politica, scelti tra gli spunti innumerevoli contenuti nelle opere di Mancini, sono il diritto naturale, i diritti umani, lo Stato, l'ethos e la giustizia, il diritto di resistenza, il decisionismo. Ma, quale che sia la prospettiva, emerge un unico modo di affrontare le questioni: l'applicazione del metodo ermeneutico ai problemi della filosofia del diritto e dello Stato. E la consapevolezza che dal buon funzionamento degli ordinamenti concreti della società dipende la possibilità per tutti di condurre una vita libera e dignitosa.